#3/2014 – MARINO REGINI con Gabriele Ballarino

NOTE AL TESTO

[1] Comitato per le Scienze Politiche e Sociali. Tra la metà degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, svolse un ruolo fondamentale nella crescita delle scienze sociali italiane, anche grazie a un grant della Fondazione Ford e al sostegno della Fondazione Adriano Olivetti. Il Comitato era formato da sette illustri studiosi, tra i quali Manlio Rossi Doria e Norberto Bobbio, Joseph LaPalombara e Franco Modigliani.

[2] La Società Umanitaria è una delle istituzioni storiche del movimento operaio e progressista di Milano. Ente morale, è nata nel 1893 grazie al lascito testamentario di Prospero Moisè Loria, mecenate mantovano. Ha sede nel centro di Milano, alle spalle del Palazzo di Giustizia, in un ex convento francescano del ‘400.

[3] Regini, M., Reyneri, E. (1971), Lotte operaie e organizzazione del lavoro, Padova, Marsilio.

[4] Pizzorno A. (a cura di), Lotte operaie e sindacato in Italia (1968-1972), 6 volumi, Bologna, Il Mulino.

[5] Regalia, I., Regini, M., Reyneri, E. (1977), “Conflitti di lavoro e relazioni industriali in Italia, 1968- 1975”, in C. Crouch e A. Pizzorno (a cura di), Conflitti in Europa, Milano, Etas (versione inglese pubblicata nel 1978 da Macmillan)

[6] Regini, M. (1979), “Labour Unions, Industrial Action and Politics”, West European Politics, vol. 2, no. 3, special issue on “Italy in Transition”, edited by P. Lange and S. Tarrow.

[7] Regini, M. (1979), Stato e sindacati nel sistema economico”, Giornale di Diritto del lavoro e di relazioni industriali, n. 1. Tradotto in inglese come “Changing Relationships Between Labour and the State in Italy: Toward a Neo-Corporatist System?”, in G. Lehmbruch, P. Schmitter (eds.), Patterns of Corporatist Policy-Making, London, Sage, 1982.

[8] Regini, M. (1984), “The Conditions for Political Exchange. How Concertation Emerged and Collapsed in Italy and Great Britain”, in J. Goldthorpe (ed.), Order and Conflict in Contemporary Capitalism, Oxford, Oxford University Press.

[9] Regini, M. (2000) “Between De-Regulation and Social Pacts. The Responses of European Economies to Globalization”, Politics & Society, vol. 28 no. 1.

[10] Regini, M. (1981), I dilemmi del sindacato. Conflitto e partecipazione negli anni settanta e ottanta, Bologna, Il Mulino.

[11] Regini, M. (1991), Confini mobili. La costruzione dell’economia fra politica e società, Bologna, Il Mulino.

[12] Regini, M. (1995), Uncertain Boundaries. The Social and Political Construction of European Economies, Cambridge, Cambridge University Press.

[13] Si tratta dell’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali, collegato alla Cgil, articolato in una sede romana (Ires “nazionale”) e in sedi regionali che progressivamente divennero più autonome, sia tra loro che dal sindacato. Nei primi anni 80, alla presidenza dell’Ires nazionale c’era Giuliano Amato, seguito poi da Stefano Rodotà, mentre alla direzione c’era Paolo Perulli. L’Ires Lombardia, presieduto da Regini fino alla fine degli anni 90, è stato attivo fino alla metà del decennio successivo.

[14] Esping-Andersen, G., Regini, M. (2000, eds.), Why deregulate labour markets?, Oxford, Oxford UP.

[15] Regini, M. (1988, a cura di), La sfida della flessibilità, Milano, Franco Angeli.

[16] Regini, M., Sabel, C. (1989, a cura di), Strategie di riaggiustamento industriale, Bologna, Il Mulino.

[17] Lange, P., Regini, M. (1989, eds.), State, Market and Social Regulation. New Perspectives on Italy, New York, Cambridge University Press.

[18] Regini, M. (2000), Modelli di capitalismo. Le risposte europee alla sfida della globalizzazione, Roma-Bari, Laterza.

[19] Regini, M. (2011, a cura di), European Universities and the Challenge of the Market: A Comparative Analysis, London, Edward Elgar

[20] Regini, M. (1992), The Future of Labour Movements, London, Sage.

[21] Regini, M. (2007, a cura di), La sociologia economica contemporanea, Roma-Bari, Laterza

[22] Regini M. (2014) “Models of capitalism and the crisis”, Stato e Mercato, n. 100.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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