#1/2017: EMILIO REYNERI con Giovanna Fullin

La figura di EMILIO REYNERI, tra gli studiosi italiani della sociologia del lavoro più conosciuti, sia nella comunità scientifica, che tra generazioni di studenti formatisi sul suo fortunato manuale, è associata a rigore e linearità di percorso. Invece, nella conversazione con Giovanna Fullin, a prevalere sono le svolte impreviste imboccate dalla sua traiettoria professionale: l’ingresso nella Scuola di formazione di Sociologia aperta pochi mesi dopo la sua laurea in Bocconi; la possibilità raccolta quasi per caso di spostarsi a Catania, inattesa esperienza di arricchimento professionale e personale; le nuove occasioni che si schiudono alla sua carriera universitaria a seguito di apparenti insuccessi. L’intervista ricostruisce vincoli e opportunità del contesto storico nel quale si realizza il suo percorso di ricerca, seguendo il tema del lavoro come filo rosso: dai primi studi sull’organizzazione del lavoro, alle ricerche sull’emigrazione di ritorno, fino ai molteplici approfondimenti sul mercato del lavoro. Le riflessioni sulle varie esperienze realizzate, sia nell’ambito della ricerca nazionale e internazionale, sia nel campo delle consulenze, offrono ai sociologi (non solo economici) di domani preziosi suggerimenti: cercare un equilibrio che consenta di incrociare i problemi studiati, evitando sia il monotematismo sterile che l’inconcludente dispersione; “sporcarsi le mani” con la ricerca nel campo; adottare, a seconda delle esigenze, sia la metodologia quantitativa che quella qualitativa; accogliere la sfida dell’internazionalizzazione, partecipando a progetti o reti di ricerca internazionali e adeguandosi alla logica della valutazione tra pari.

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