#1/2017: EMILIO REYNERI con Giovanna Fullin

Note al testo

[1] Il riferimento è al volume di Alain Touraine (1974) Evoluzione del lavoro operaio nelle officine Renault, Rosenberg & Sellier, Torino (ed. orig.: 1955, L’ évolution du travail ouvrier aux usines Renault, Centre national de la recherche scientifique, Paris).

[2] Questa posizione sarà poi elaborata da Reyneri in un capitolo significativamente intitolato “Il diverso parere della sociologia”, incluso nel noto manuale di economia del lavoro curato da L. Brucchi (2001, il Mulino, Bologna, pp. 487-504).

[3] Innocenzo Gasparini (1920-1985), docente di economia politica di area democristiana, dal 1974-77 presidente della Società degli economisti e dal 1975-84 Rettore della Bocconi.

[4] Il Comitato per le Scienze Politiche e Sociali fu un centro di promozione della ricerca sociale diretto tra il 1966-1973 da Alberto Spreafico (1928-1991), politologo allievo di Giovanni Sartori e Giuseppe Maranini, con vaste relazioni internazionali e grande apertura verso i giovani, professore ordinario presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania tra il 1971-79.

[5] Pierre Rolle (1931) era allora giovane allievo del noto sociologo del lavoro, Pierre Naville, autore con George Friedman di un importante Trattato di Sociologia del lavoro tradotto in italiano a cura di Massimo Paci, il cui primo volume fu pubblicato (1963 , Edizioni Comunità, Milano) a solo un anno di distanza dalla pubblicazione originale.

[6] Il riferimento è all’articolo di M. Maurice, F. Sellier e J.-J. Sylvestre (1979) “La production de la hiérarchie dans l’entreprise: recherche d’un effet sociétal. Comparaison France-Allemagne”, Revue française de Sociologie, 1979, n. 2, 20, pp. 331-365.

[7] R. Blauner (1970) Alienazione e libertà, F. Angeli, Milano (ed. orig.: 1964, Alienation and Freedom, University of Chicago, Chicago).

[8] E. Reyneri (1988) “L’innovazione produttiva nella rete delle relazioni sociali”, Stato e Mercato n.23, pp. 147-163.

[9] Si tratta della Federazione Lavoratori Metalmeccanici, che all’epoca riuniva FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL.

[10] La Congregazione dei missionari di San Carlo (conosciuti come scalabriniani) nasce nel 1887 su iniziativa del vescovo Giovanni Battista Scalabrini specificamente per la cura degli emigrati italiani, e si sviluppa estendendendo gradualmente il suo raggio di azione a livello internazionale, per la cura dei migranti e dei rifugiati appartenenti alle diverse culture, religioni ed etnie. Il Centre for Migration Studies di New York, membro dello Scalabrini International Migration Network (SIMN), edita l’International Migration Review.

[11] E. Reyneri (1973) ’livelli di sindacalizzazione della forza lavoro industriale in Italia’, Rassegna Italiana di Sociologia vol. XIV, n. 3, pp. 361-94.

[12] “E’ dolce restare a casa dopo il lavoro”.

[13] E. Reyneri (1985) “Lavorare meno per lavorare tutti: si può sostituire il doppio lavoro?”, L. Gallino (a cura di), Il lavoro e il suo doppio, Il Mulino, Bologna.

[14] Sulla storia dell’ISVI vedi: R. Catanzaro e R. Moscati (1982) “L’ISVI a Catania: innovazione e istituzionalizzazione delle scienze sociali nel Mezzogiorno”, L. Balbo, G. Martinotti, R. Moscati (a cura di), Lavorare nell’università oggi: esperienze di didattica nella crisi dell’istruzione superiore, Franco Angeli, Milano.

[15] M. Salvati (2002) ‘Economia e politica: servono gli economisti del lavoro?’, Stato e mercato, 64(1), pp. 143-173.

[16] E. Reyneri, M. Napoli (1993) ‘Un nuovo servizio per l’impiego’, Rivista italiana di diritto del lavoro, pp. 263-299.

[17] E. Reyneri (2003) ‘I servizi pubblici per l’impiego: funzioni e ruoli professionali’, Diritto delle relazioni industriali, a. XIII, n. 4, pp. 649-659.

[18] E. Reyneri (1990) ‘Le marché du travail au-delà de l’alternative entre macro-contraintes et micro-rationalité’, Sociologie du travail, n. 4, pp. 543-560.

[19] Duncan Gallie, sociologo economico, professore emerito del Nuffield College di Oxford, è stato vicepresidente delle Scienze Sociali della British Academy tra il 2004 -06.

[20] . Reyneri (2004) ’Education and the occupational pathways of migrants in Italy’, Journal of Ethnic and Migration Studies, vol. 30, n.6, pp.1145-1162.

[21] E. Reyneri, M. Baganha (2001a) “La immigracion en los paises del sur de Europa y su insercion en la economia informal”, C. Solé (a cura di), El impacto de la immigracion en la economia y en la sociedad receptora, Anthropos, Barcelona; (2001b) ‘New migrants in South European countries: an assessment”, R. Leveau, C. Withold de Wenden e K. Mohsen-Finan (a cura di), Nouvelles citoyennetés: réfugies et sans-papiers dans l’espace européen, Institut français des relations internationales, Parigi; E. Reyneri, E. Allasino, A. Venturini , G. Zincone (2004), ‘Labour market discrimination against migrant workers in Italy’, International Migration Papers, n. 67, ILO, Ginevra (www.ilo.org/public/english/protection/migrant/research/imp/index.htm.

[22] E. Reyneri (2001) Migrants in irregular employment in the Mediterranean countries of the European Union, ILO, International Migration Papers, n. 39, ILO, Ginevra (http://www.ilo.int/wcmsp5/groups/public/—ed_protect/—protrav/—migrant/documents/publication/wcms_201875.pdf).

[23] Ulteriori informazioni sono reperibili nel portale del progetto all’indirizzo: www.pemint.ces.uc.pt.

[24] Ulteriori informazioni sono reperibili nel portale del progetto all’indirizzo: www.equalsoc.org.

[25] Ulteriori informazioni sono reperibili nel portale del progetto all’indirizzo: www.gemm2020.eu.

[26] E. Reyneri (1985) “Avanti verso il passato: la crisi del paradigma dello sviluppo”, Sociologia del lavoro, n. 24, pp. 39-46.

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