Sessione 25 – Saperi e pratiche del lavoro di cura: le trasformazioni in atto

Barbara Giullari (Università di Bologna), Carlotta Mozzana (Università di Milano Bicocca) Francesca A. Vianello (Università di Padova), Davide Caselli (Università di Bergamo)

Gli eventi drammatici che caratterizzano l’attualità (pandemia, guerra, crisi climatica, crisi socioeconomica, etc.) hanno fatto ‘riscoprire’ la funzione essenziale del care work [ILO, 2018] nelle sue diverse configurazioni (spaziando dall’ambito sanitario, educativo a quello sociale e socioassistenziale), ma in un quadro caratterizzato da una sempre più massiccia accelerazione delle tendenze di mercatizzazione, precarizzazione, processi di esternalizzazione che esacerbano una vera e propria crisi della cura, quale tratto caratteristico dell’attuale fase del capitalismo [Dowling, 2020]. Il terreno della cura è peraltro storicamente denso di conflitti e contraddizioni e caratterizzato dalla tensione tra assunzione di responsabilità pubblica e privata, al confine tra produzione e riproduzione sociale [Fraser, 2026].
In questo quadro la sessione si propone l’obiettivo di declinare la più ampia proposta tematica del convegno affrontando le principali riconfigurazioni che riguardano l’eterogeneo mondo del lavoro di cura con specifica attenzione alle diverse forme di conoscenza (scientifica, tecnica, basata sull’esperienza) su cui si basano le pratiche degli attori sociali e l’azione istituzionale [Borghi, Giullari, 2015; Giullari e De Angelis 2019, Mozzana, 2019]. Le forme della conoscenza implicate nei processi di definizione e pratiche della cura rappresentano infatti un aspetto centrale per la ridefinizione del rapporto tra trasformazioni della società e trasformazioni dei processi di conoscenza nelle scienze sociali.
Inoltre, il lavoro di cura, nelle sue diverse forme, costituisce un terreno di analisi particolarmente fertile non solo per cogliere le trasformazioni in corso del lavoro e dei suoi confini, ma anche per identificare cambiamenti sociali ed economici di più ampia portata, poiché è strettamente legato ai mutamenti dei regimi di welfare e di cura, ai processi di invecchiamento della popolazione e al boom della silver economy, alle trasformazioni della famiglia e delle relazioni di genere, ai fenomeni migratori.
A partire dalla cornice delineata, la sessione intende raccogliere contributi che affrontino i processi di trasformazione dell’ampio campo della produzione di cura a livello nazionale, ma soprattutto locale, rispetto alle riconfigurazioni organizzative, agli attori e alle dinamiche di potere che in questo ambito stanno prendendo forma. Ci interessa in particolare riflettere sulla possibilità di sviluppare saperi condivisi con gli attori che vivono e praticano quotidianamente la cura (operatrici e operatori, fruitori dei servizi, caregiver, ecc.) per cogliere il potenziale trasformativo di queste forme di produzione di sapere sulle dinamiche di mutamento in atto.
Sono quindi invitati contributi teorici e/o empirici orientati a esplorare, tra gli altri, i seguenti temi:
– la possibilità/lo sviluppo di forme nuove di ricerca condivisa (ricerca azione, conricerca, ricerca partecipata, etc.), per dare voce ai lavoratori e alle lavoratrici della cura, così come alle persone che fruiscono dei servizi (sia in forma di esperienze empiriche, sia di riflessioni metodologiche).
– le condizioni di lavoro (inquadramento contrattuale, retribuzioni, stabilità, effetti sulla salute, etc.), l’organizzazione del lavoro e i processi lavorativi di chi opera in organizzazioni pubbliche e private di servizi di care e nel mercato informale della cura;
– esperienze inedite di forme di redistribuzione e co-produzione di cura tra attori di differente natura, tra cui le esperienze di mutualismo e mutuo aiuto che rivendicano un modo di produrre relazioni e istituzioni di cura alternative sia al mercato che al servizio pubblico;
– le ricadute dei processi di mercatizzazione e di privatizzazione sulle condizioni di lavoro e sull’accesso alla cura;
– esperienze di mobilitazione dei lavoratori della cura (attori, logiche, etc.) e le ricadute sui processi di visibilizzazione/invisibilizzazione del lavoro e delle lavoratrici e dei lavoratori della cura nel discorso pubblico e nei documenti di policy elaborati nel contesto della pandemia.

Contatti: Barbara Giullari (barbara.giullari@unibo.it); Carlotta Mozzana (carlotta.mozzana@unimib.it); Francesca A. Vianello (francescaalice.vianello@unipd.it); Davide Caselli (davide.caselli@unibg.it).

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