Sessione 1: Lavoro, distanze sociali e prossimità: uno sguardo intersezionale

Coordinamento:

Lucia Amorosi
Scuola Normale Superiore
lucia.amorosi@sns.it

Luisa De Vita
Sapienza Università di Roma
luisa.devita@uniroma1.it

Annalisa Dordoni
Università di Milano-Bicocca
annalisa.dordoni@unimib.it


Call for papers


La pandemia COVID-19, il conflitto in Ucraina, gli stravolgimenti ambientali, hanno inasprito disuguaglianze sociali ed economiche già esistenti, ampliando la distanza sociale e aumentando il lavoro povero e/o precario. Diverse analisi recenti hanno evidenziato la maggiore incidenza di povertà e lavoro povero in Italia (Saraceno, Benassi, Morlicchio, 2022) e sottolineato come percezioni e rappresentazioni incidono sulle politiche di redistribuzione, ad esempio in merito al reddito di cittadinanza (Carriero, Filandri, 2019). Entro tale cornice, è utile riprendere il dibattito su redistribuzione e riconoscimento (Fraser, Honneth, 2003) che problematizza l’analisi della supposta dicotomia tra diritti civili e sociali. Ma appare imprescindibile anche l’adozione di una prospettiva di genere e intersezionale (Crenshaw, 2017), che consenta di evidenziare l’interazione simultanea di diverse categorie di differenza e di specifiche dinamiche di discriminazione nel generare e riprodurre povertà e precarietà, determinando un accesso diseguale e gerarchico alle risorse economiche, simboliche, politiche e culturali (De Vita, 2022).

Le categorie più marginali della forza lavoro, come donne, migranti e giovani hanno inoltre maggiori difficoltà a vedersi rappresentate anche a livello sindacale, laddove sembra ancora mancare una riflessione sulla natura sessualizzata e razzializzata delle organizzazioni sindacali (Lee, Tapia, 2021). Altre forme di organizzazione e azione collettiva sembrano invece aprire nuovi spazi anche in maniera autonoma rispetto alle organizzazioni sindacali (Alberti, Però, 2018).

In questa sessione si intende ospitare presentazioni di ricerche empiriche e analisi teoriche con uno sguardo multidisciplinare e intersezionale e che prendano in considerazione l’intreccio complesso tra genere, generazioni, etnia, disabilità e orientamento sessuale.

Alcuni temi di interesse possono essere:

  • disuguaglianze e distanze sociali nell’intersezione tra genere, etnia, generazioni etc..

  • lavoro povero con scarse tutele e protezioni sociali;

  • pregiudizi, stigma, discriminazioni legati alla povertà

  • produzione, riproduzione e problematiche di conciliazione;

  • lavoro pagato e non pagato;

  • nuove forme di prossimità sociale e azione collettiva, dentro e fuori le organizzazioni sindacali;

  • (possibili) politiche di redistribuzione e azioni volte al riconoscimento sociale.

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