Mulè e Rizza “Gendering the Political Economy of Labour Market Policies”

È uscito il volume edito da Rosa Mulè e Roberto Rizza per Routledge dal titolo “Gendering the Political Economy of Labour Market Policies”.

Il libro reinterpreta i modelli di politiche del lavoro in chiave di genere e fornisce un’analisi delle disuguaglianze di genere e di come queste politiche le influenzano. Il libro mostra come la mobilitazione politica femminile possa influenzare il processo di definizione delle politiche del mercato del lavoro.

INDICE
Capitolo 1 – Varieties of gendered political economies
di Rosa Mulè e Roberto Rizza

Capitolo 2 – Gender trade-offs, paradoxes, and complementarities
di Rosa Mulè

Capitolo 3 – Models of gendered labour market policy
di Roberto Rizza

Capitolo 4 – Active social policy and women’s political mobilization
di Lorenzo Cattani

Capitolo 5 – Varieties of labour market policy regimes
di Rosa Mulè

Conclusioni
di Rosa Mulè e Roberto Rizza

Qui il link per accedere alla pubblicazione.

Sociologia del lavoro 164/2022. Il lavoro non è una merce. Contenuto e significato del lavoro nel Ventunesimo secolo. Il lavoro e le regole. Scienze sociali e diritto del lavoro nelle crisi del nuovo secolo.

Si segnala l’uscita del nuovo numero di Sociologia del lavoro “Il lavoro non è una merce. Contenuto e significato del lavoro nel Ventunesimo secolo. Il lavoro e le regole. Scienze sociali e diritto del lavoro nelle crisi del nuovo secolo”, a cura di Federico Martelloni e Angelo Salento. Franco Angeli.

Per maggiori informazioni si veda:https://www.francoangeli.it/riviste/rivista-fascicolo?IDRivista=83&lingua=It&anno=2022

 

“Capitalismi fragili – Lavoro e insicurezza in una società divisa in due” di Mimmo Carrieri (Feltrinelli)

Si segnala l’uscita del volume “Capitalismi fragili – Lavoro e insicurezza in una società divisa in due” di Mimmo Carrieri  (Feltrinelli).

Le elezioni politiche del 2022 non solo hanno palesato la diffusa incertezza e l’elevata domanda di rassicurazione tra le lavoratrici e i lavoratori italiani, ma hanno confermato alcune tendenze, tutt’altro che episodiche: sfiducia verso la politica e aumento dell’astensionismo; disagio sociale dei lavoratori più deboli, che hanno orientato il loro voto verso la destra; largo scetticismo nei confronti dell’offerta politica del centro-sinistra, salvo che per una piccola parte dei ceti medi urbani. Contemporaneamente i grandi attori collettivi, come i sindacati, costretti a fronteggiare le tante emergenze materiali quotidiane, non si sono rivelati capaci di elaborare strategie contrattuali e istituzionali in grado di guardare avanti.

Con la fine delle norme anti-Covid, negli ultimi mesi il mercato del lavoro ha provato a ricomporsi, lasciando però in piedi ampie sacche di insoddisfazione, sia tra i lavoratori, sia nelle imprese. Molte aziende non trovano personale e altrettanti dipendenti si sono dimessi o non vedono soddisfacenti gli impieghi che vengono loro proposti.

 

Per maggiori dettagli si vedahttps://fondazionefeltrinelli.it/schede/capitalismi-fragili/

Il lavoro cambia e i giovani che fanno? a cura di Sonia Bertolini, Camilla Borgna, Sara Romanò. Franco Angeli

Si segnala l’uscita del volume “Il lavoro cambia e i giovani che fanno?” a cura di Sonia Bertolini, Camilla Borgna, Sara Romanò Editore Franco Angeli. Collana:Politiche del lavoro: Studi e ricerce

OPEN ACCESS QUI: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/879/720/5166

Tra struttura, aspirazioni e percezioni

Questo volume nasce dall’esigenza di superare letture parziali e iperspecializzate sui temi del mercato del lavoro, delle professioni e dell’istruzione. Prendendo le mosse da due sessioni della conferenza annuale della Società Italiana di Sociologia Economica (Torino 2020), il volume si propone di mettere in dialogo ricerche accademiche e analisi degli operatori del territorio e stakeholders su due ordini di tematiche: da un lato, le trasformazioni strutturali del lavoro e delle professioni e, dall’altro, le percezioni, le aspettative e le strategie messe in campo dai giovani che si trovano a fronteggiare tali mutamenti.

Per maggiori dettagli si veda: https://www.francoangeli.it/Libro/Il-lavoro-cambia-e-i-giovani-che-fanno%3F?Id=27828

Quale università dopo il PNRR a cura di Marino Regini e Rebecca Ghio – University Milano Press

Si segnala l’uscita del volume “Quale università dopo il PNRR?” a cura di Marino Regini e Rebecca Ghio, editore Milano University Press.

Il testo tocca tutti i temi che il PNRR doveva affrontare (il diritto allo studio, la formazione terziaria professionalizzante, la formazione dottorale, la cooperazione tra università ed impresa, il sistema della ricerca e le politiche universitarie, di gestione e governo) presentando anche soluzioni e percorsi attuativi possibili, lasciando ben saldo il punto interrogativo. Il PNRR ha messo in evidenza alcune rilevanti contraddizioni dell’università. Le questioni aperte e i problemi dell’università non sono responsabilità del PNRR, ma possono costituire un ostacolo rilevante per la sua concreta applicazione. Il PNRR da solo non migliorerà le problematiche affrontate nel volume, ma richiede  osservazione e ragion critica e adattamento ai contesti. Lo scopo di questo libro è aprire il dibattito, rendere la domanda uno stimolo che si rinnova e non si chiuda, proprio perchè rispondere è un processo le cui articolazioni e conseguenze andranno oltre il presente volume.

Di seguito il link per il volume in open accesslibro-web

Per maggiori informazioni si veda https://libri.unimi.it/index.php/milanoup

Camilla Gaiaschi”Doppio Standard. Donne e carriere scientifiche nell’Italia contemporanea” (Carocci)

Si segnala l’uscita del volume “Doppio Standard. Donne e carriere scientifiche nell’Italia contemporanea”  di Camilla Gaiaschi Carocci editore.

Doppio standard, che cosa vuol dire? Si usa quando si applicano criteri di valutazione diversi nei confronti di persone che si trovano nella stessa situazione o hanno le stesse caratteristiche. In ottica di genere, e guardando al mondo del lavoro, è il metro di giudizio – generalmente più severo – utilizzato nei confronti delle donne quando si tratta di valutarle. Che produce svantaggi nel reclutamento, nella promozione e nella retribuzione. Trucca la corsa. La rende più faticosa. Doppio Standard è il titolo di questo libro, che lascia ben poche ambiguità in merito ai risultati di almeno otto anni di ricerche sulle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, della scienza e della ricerca. Un testo che, rivolgendosi ad esperte, esperti e non solo, restituisce il ricco dibattito internazionale sul tema per poi focalizzarsi sul nostro paese. Lo fa, da una parte, inquadrando l’Italia all’interno del contesto europeo in prospettiva comparata e, dall’altra, soffermandosi su quattro casi studio nei settori dell’accademia, delle scienze biologiche e delle carriere medico-chirurgiche. Dicono che la parità sia solo una questione di tempo. Ma è davvero così? Dati alla mano, l’autrice alza il velo sulle ragioni strutturali e sui meccanismi, spesso invisibili, alla base delle disuguaglianze di genere nel lavoro e nella scienza, sul loro continuo riprodursi, sulle resistenze che provocano e sui paradossi che le accompagnano.

Digital Platforms and Algorithmic Subjectivities. Di Emiliana Armano, Marco Briziarelli, Elisabetta Risi (eds.)

Si segnala la pubblicazione in open access del volume “Digital Platforms and Algorithmic Subjectivities“. Di Emiliana Armano, Marco Briziarelli, Elisabetta Risi (eds.) Parte della serie Critical, Digital and Social Media Studies. University of Westminister Press.

Questa raccolta considera gli algoritmi al lavoro – per quali scopi vengono utilizzati dati codificati su comportamento, atteggiamenti, disposizioni, relazioni e preferenze – e il controllo della scatola nera, la teoria della società delle piattaforme e la formazione delle soggettività. Descrive in dettaglio le strutture tecnologiche e l’esperienza vissuta di algoritmi e il funzionamento di piattaforme in aree come la criptofinanza, la produzione, la sorveglianza, il benessere, l’attivismo in tempi di pandemia. Infine, si chiede se il cooperativismo di piattaforma, il design collaborativo e il neomutualismo offrano nuove visioni. Anche se i problemi con il lavoro e nella società aumentano, le soggettività e le controsoggettività qui prodotte appaiono come partecipanti consapevoli del cambiamento e non tanto come servitori del controllo algoritmico e delle piattaforme dominanti.

Per maggiori dettagli si veda https://www.uwestminsterpress.co.uk/site/books/e/10.16997/book54/

 

La sfida delle disuguaglianze di Carlo Trigilia (Il Mulino)

Si segnala la pubblicazione del volume “La sfida delle disuguaglianze” di Carlo Trigilia (Il Mulino).

Perché le classi deboli si stanno allontanando dai partiti di sinistra? La sinistra di oggi saprà contrastare le disuguaglianze e difendere la democrazia?

Le disuguaglianze sono molto cresciute nelle democrazie avanzate. Le conseguenze della pandemia e l’invasione dell’Ucraina contribuiscono ad aggravare il quadro. La sinistra europea e quella italiana si trovano così ad affrontare una nuova sfida, decisiva non solo per il loro futuro, ma anche per quello del capitalismo democratico. L’elettorato popolare, che ne costituiva il fulcro, alimenta infatti l’esodo verso l’astensionismo e verso la nuova destra radicale, attratto dalla protesta e dal populismo. A fronte del peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, vecchi e nuovi gruppi più a disagio non si sentono oggi rappresentati. Questo volume, valendosi di un ampio materiale di ricerca, indaga sulle difficoltà della sinistra europea – con l’eccezione interessante dei paesi nordici – nel contrastare le nuove disuguaglianze come aveva fatto negli anni del grande sviluppo post-bellico. Ma mette anche in luce come la sfida non sia persa. C’è ancora un futuro per il capitalismo democratico: passa da un riorientamento dell’offerta politica della sinistra di cui vengono qui discusse condizioni e possibilità.

Per maggiori informazioni si veda https://www.mulino.it/isbn/9788815299260

The Routledge Handbook of the Gig Economy

Si segnala la pubblicazione del volume The Routledge Handbook of the Gig Economy Edited By Immanuel Ness.

Questo manuale presenta resoconti teorici, empirici e storici completi di economia politica del lavoro informale dalla fine del XX secolo ad oggi. Esamina la ricca e variegata analisi e critica dell’informalizzazione del lavoro, concentrandosi sulle sue teorie, tradizioni intellettuali e autori più significativi. Evidenzia l’impatto politico, sociale, culturale e sullo sviluppo del deterioramento dell’occupazione nel Nord e nel Sud del mondo, nonché l’estrema minaccia posta al pianeta dalla crescita del lavoro contingente, dalla povertà e dalle disuguaglianze persistenti e crescenti prodotte e riprodotto dalla riforma del capitalismo nell’epoca contemporanea del capitalismo neoliberista. Una componente centrale della ristrutturazione del lavoro è l’estensione del lavoro a contratto attraverso lo sviluppo di piattaforme algoritmiche che indirizzano i lavoratori a svolgere compiti discreti.

Per maggiori informazioni si veda https://www.routledge.com/The-Routledge-Handbook-of-the-Gig-Economy/Ness/p/book/9780367752903

 

 

Special Issue di Sociologia del lavoro, curato da Federico Chicchi, Marco Marrone e Antonio A. Casilli “Digital labor and crisis of the wage labor system”

Si segnala la pubblicazione del fascicolo 163(2)/2022 di Sociologia del lavoroDigital labor and crisis of the wage labor system,
a cura di Federico Chicchi, Marco Marrone e Antonio A. Casilli.
Sociologia del lavoro è la principale rivista italiana di sociologia che affronta specificamente i problemi del lavoro, con una attenzione particolare al dialogo con le altre discipline e ai cambiamenti sociali in corso
La presente Special Issue è dedicata al lavoro digitale e alla crisi del sistema del lavoro salariato, analizzano le recenti tendenze nello studio del capitalismo di piattaforma all’indomani della pandemia di Covid-19. Gli autori analizzano la piattaforma digitale sia come modello di business sia come infrastruttura cruciale attorno alla quale la società si riorganizza. Le paittaforme traggono valore non solo dalle tradizionali attività lavorative, ma anche dalla cooperazione sociale.
Il saggio Open Access è disponibile qui: https://journals.francoangeli.it/index.php/sloa/issue/view/1070