#1/2015 – ANGELO PICHIERRI con Valentina Pacetti

NOTE AL TESTO:

[1] Giuseppe Grosso (1906-73), studioso di Diritto romano, fu presidente della provincia (dal 1951-65) e sindaco (1965-68) della città di Torino.

[2] Gli studi dello storico torinese Luigi Firpo (1915-1989) hanno riguardato in particolare a cultura e il pensiero politico in età moderna e contemporanea, concentrandosi sul caso dei dissidenti politico-religiosi e sui pensatori politici delle età del Rinascimento e della Controriforma.

[3] Carlo Marletti, già da studente e dal 1965 come assistente volontario di Sociologia, coordinava i gruppi di lavoro delle ricerche sociologiche promosse presso l’Istituto “Gioele Solari” dell’Università di Torino da Filippo Barbano, allievo di Solari. L’istituto era allora diretto da Norberto Bobbio, il quale chiamò poi Marletti a svolgere, con Paolo Farneti, mansioni di tutor per le attività di studio e ricerca del Centro Studi di Scienza Politica da lui diretto promosso dal COSPOS (Comitato per le scienze politiche e sociali in Italia). A queste attività parteciparono come borsisti vari giovani studiosi divenuti poi docenti della Facoltà di Scienze Politiche di Torino e di altre facoltà e sedi (cfr. http://www.dsp.unito.it/).

[4] Guido Viale è stato un leader della protesta studentesca del ’68 a Torino, dove si è laureato in Sociologia industriale presso la facoltà di Lettere e filosofia, poi dirigente di Lotta Continua. Bruno Ferrero è stato negli anni Ottanta deputato europeo del PCI e segretario regionale del PCI in Piemonte.

[5] Lasciata la Olivetti, nel 1974 Butera fonda e dirige l’Istituto RSO, oggi Fondazione IRSO (Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi), che ancora presiede, così come la società di consulenza Irso – Strategy, Change, Operations, fondata nel 2013.

[6] Vittorio Valletta (1883-1967) entrò alla FIAT nel 1921 come direttore centrale, divenendone direttore generale nel 1928 e amministratore delegato nel 1939. Denunciato per collaborazionismo con i nazisti, fu prima estromesso dalla direzione, poi reintegrato e nominato presidente della società, incarico che mantenne  nel “ventennio glorioso” di sviluppo dell’azienda fino al 1966, anno in cui venne nominato senatore a vita.

[7] Vedi A. Pichierri, “Industrializzazione dipendente e classe operaia in una microregione alpina”, in S.J. Woolf (a cura di), La Valle d’Aosta, in Le regioni nella storia d’Italia, Torino, Einaudi, 1995 e la ricerca pubblicata nel volume di Carlo Marletti, Sviluppo e struttura. Contributi di analisi sociologica,  Roma, Bulzoni, 1970.

[8] G.A. Gilli, Origini dell’eguaglianza: ricerche sociologiche sull’antica Grecia, Einaudi, 1988; Arti del corpo: sei casi di stilitismo, Gribaudo, Milano, 1999.

[9] Joan Woodward (a cura di), Organizzazione Industriale. Teoria e Pratica, introduzione di F. Butera, Rosenberg & Sellier, Torino, 1975 (ed. or. Industrial Organization. Theory and Practice, Oxford University Press, Oxford, 1965).

[10] R.M. Blackburn, M. Mann, L’illusione della scelta: classe operaia e mercato del lavoro, a cura di A. Pichierri, traduzione di L. Rolle, Rosenberg e Sellier, Torino, 1983 (ed. or.: The Working Class in the Labour Market, Humanities Press, Atlantic Islands N.J., 1979).

[11] L’Électricité de France (EDF) è la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia.

[12] Il riferimento è al noto manuale di Giuseppe Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo, Franco Angeli, Milano, 1989 (la 14a edizione rivista e aggiornata è del 2008).

[13] Kern H., Schumann M., La fine della divisione del lavoro? Produzione industriale e razionalizzazione, Einaudi, Torino, 1991, introduzione di H. Kern e A. Pichierri, traduzione di B. Cattero (ed. or. : Das Ende der Arbeitsteilung?, Beck, Munich, 1984).

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