Sessione 18 – L’innovazione nella transizione post-pandemica. Whishful thinking o strumento strategico?

Coordinatori: Augusto Cocorullo, Università degli Studi di Napoli Federico II; Marco Ferracci, Università degli Studi Napoli Federico II; Alberto Gherardini, Università degli Studi di Torino; Cecilia Manzo, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

È ormai riconosciuto che la competitività delle imprese passa prevalentemente dall’introduzione di innovazioni. Inventare nuovi prodotti o servizi, migliorarne la qualità o lo stile, completarli con servizi che ne arricchiscano il valore, sono tutti processi sempre più necessari per l’economia dei paesi avanzati. Se alcuni ritengono che il motore della relazione tra innovazione e performance economica sia ancora prevalentemente rappresentato dall’iniziativa imprenditoriale e della forza organizzativa delle grandi imprese, altri prestano maggiore attenzione ai fattori esogeni all’impresa, come la disponibilità di capitale umano qualificato, il progresso tecnologico e, non ultimo, il contesto istituzionale in cui le imprese sono inserite. Tra questi fattori, il contributo delle politiche pubbliche appare sempre più determinante. L’avvento del Covid-19 e i grandi investimenti che ne conseguono, rendono necessaria una nuova riflessione sull’impatto sociale, ambientale e economico delle innovazioni e sul ruolo delle politiche. L’obiettivo della sessione è di discutere il legame fra innovazione e rilancio economico post-pandemico. La sessione predilige sia contributi empirici sia teorici, in lingua italiana o inglese, che mirino a mettere in luce le potenzialità e i limiti dell’innovazione economica e delle politiche per l’innovazione. I contributi potranno riguardare sia realtà micro che macro, che si riferiscano a casi di studio nazionali o internazionali. A titolo esemplificativo, ma non esclusivo, gli ambiti di interesse potranno includere: le start-up innovative; gli ecosistemi dell’innovazione; il rapporto fra innovazione e lavoro; la digitalizzazione manifatturiera; i processi di innovazione legati al made in Italy circolare e sostenibile; l’innovazione applicata alla riduzione delle disuguaglianze; i nuovi attori dell’innovazione, tra cui le università, i cittadini, le associazioni del no-profit; le politiche per l’innovazione, anche collegate al PNRR.

Contatti coordinatori: Augusto Cocorullo (augusto.cocorullo@unina.it)
Marco Ferracci (marco.ferracci@unina.it)
Alberto Gherardini (alberto.gherardini@unito.it)
Cecilia Manzo (cecilia.manzo@unicatt.it)

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