Sessione 23 – Migrazioni, disuguaglianze geografiche e stratificazione sociale

Coordinatori:
Maurizio Avola (maurizio.avola@unict.it), Università degli Studi di Catania.
Roberto Impicciatore (roberto.impicciatore@unibo.it), Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.
Nazareno Panichella (nazareno.panichella@unimi.it), Università degli Studi di Milano.

Le ricerche di stratificazione hanno spesso considerato la società come una scala, sui
gradini della quale si muovono gli individui che ne fanno parte. Spesso, però, si dimentica
che in paesi diversi o in aree diverse di uno stesso paese, possono coesistere differenti
scale sociali, e che gli individui non sono “intrappolati” all’interno di una scala, ma
possono muoversi geograficamente per migliorare le proprie opportunità di vita. La
ricerca empirica ha dunque mostrato come la migrazione, sia interna che internazionale,
sia una variabile individuale – come il genere, l’età, la coorte di nascita o il titolo di studio
– che influenza in maniera decisiva le opportunità di movimento nella struttura sociale.
Da questo punto di vista, l’Italia è un caso di studio particolarmente interessante. Da un
lato, è diventata negli ultimi decenni uno dei principali paesi di immigrazione al mondo.
Dall’altro, si caratterizza per una lunga e complessa storia migratoria interna e per
un’elevata eterogeneità geografica che non si esaurisce lungo il dualismo Nord-Sud e che
ha la sua origine naturale nella straordinaria differenziazione del territorio, anche tra aree
molto vicine tra loro.

La sessione si focalizza sulle relazioni tra migrazioni, sia interne che internazionali, e
diseguaglianze sociali non tralasciando il ruolo dei contesti di partenza e di arrivo tali da
identificare un fattore ulteriore di diseguaglianza di tipo geografico. Si privilegeranno le
seguenti tematiche: studio della mobilità geografica, della stratificazione sociale e della
mobilità sociale tra territori; differenziazioni regionali delle disuguaglianze educative;
fattori che influenzano la mobilità geografica; analisi delle conseguenze della mobilità
geografica sia interna che internazionale sui percorsi educativi, occupazionali e di
mobilità sociale; rapporto tra migrazioni, dinamiche familiari e corsi di vita. Sarà inoltre
data particolare enfasi ai contribuiti che applicano una metodologia solida e robusta, sia
quantitativa che qualitativa. In particolare, saranno apprezzati contributi che adottano un
approccio longitudinale, per esempio nell’ottica del life-course¸ o che propongono
un’analisi statistica causale. Inoltre, saranno apprezzati i contributi che studiano il ruolo
dei legami sociali, sia locali che trans-locali, sui percorsi migratori, analizzandone le
cause e le conseguenze all’interno di un sistema di legami familiari, affettivi e amicali.

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