Sessione 14: Nuovi pattern spazio-temporali del lavoro e delle organizzazioni

Coordinamento:

Sonia Bertolini
Università di Torino
sonia.bertolini@unito.it

Anna Carreri
Università di Verona, Università di Hasselt
anna.carreri@univr.it


Call for papers


I cambiamenti dell’organizzazione del lavoro, legati alla transizione digitale, a cui il periodo pandemico ha dato un’accelerazione, e all’evoluzione di alcune professioni e aree del mercato del lavoro terziario, stanno dando forma a plurimi ed inediti schemi spazio-temporali del lavoro in diversi ambiti organizzativi e occupazioni con conseguenze che restano da esplorare. Si pensi ad esempio alle esperienze di smart working, lavoro da remoto e settimana corta nel lavoro dipendente, ma anche ad altre forme ibride di gestione spazio-temporale presenti nel lavoro autonomo e nel lavoro on demand per arrivare sino al nomadismo digitale.

La rottura di un tempo-spazio unico per il lavoro (la fabbrica prima, l’ufficio poi) implica il ridisegno dell’intero processo del lavoro sia dal punto di vista organizzativo che personale: le imprese sono chiamate a costruire nuovi sistemi di sorveglianza e modelli di leadership, i lavoratori e le lavoratrici a riarticolare il contenuto stesso dell’autonomia, del controllo e le routine e le pratiche di conciliazione vita-lavoro. Il tempo e lo spazio si  stanno sempre più configurando come dimensioni dirimenti non solo per la progettazione organizzativa e personale, ma anche per la cultura delle  organizzazioni e del lavoro, aprendo la strada ad una nuova fase di regolazione del lavoro e potenzialmente ad un rinnovato conflitto sociale sul tempo di lavoro e lo spazio di lavoro non scevro del rischio di produrre diseguaglianze sociali.

La sessione offre un contesto per ripensare e porre al centro la chiave di lettura spazio-temporale per l’analisi del ridisegno del processo di lavoro (e della sua articolazione con il non-lavoro), dei nuovi modelli organizzativi e della regolazione del lavoro. Sono accolti contributi sia teorici che empirici (quantitativi e/o qualitativi), di diverse discipline e che utilizzano approcci teorici diversi.

Possibili temi di interesse includono, ma non sono limitati a:

  • schemi innovativi di organizzazione dello spazio e del lavoro, anche in relazione al ruolo della tecnologia (ad es. nel lavoro di piattaforma o nella manutenzione da remoto, etc.);
  • tempi e spazi come dimensioni emergenti della qualità del lavoro (es. nelle relazioni con le dimensioni dell’autonomia, del controllo, della conciliazione vita-lavoro, etc.);
  • soggettività e riconfigurazione dei tempi e degli spazi del lavoro e della vita (interpretazioni, adattamenti, preferenze, strategie, rischi dal punto di vista di lavoratori/trici);
  • la regolazione dei tempi e degli spazi di lavoro e non-lavoro e la contrattazione individuale e collettiva (ruolo delle parti sociali, conflitti, sfide e strategie);
  • il tempo e lo spazio come dimensioni che disegnano nuovi modelli organizzativi (cambiamenti nei sistemi di controllo, nei modelli di leadership, etc.);
  • flessibilità spazio-temporale e diseguaglianze fra popolazioni lavorative (in termini ad esempio di genere, classe sociale, età, disabilità, territori, tipi di aziende).
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