Sessione 25: Più vicini o più lontani? Remotizzazione del lavoro e trasformazioni territoriali

Coordinamento:

Veronica Conte
Research Foundation Flanders e Katholieke Universiteit Leuven
veronica.conte@kuleuven.be

Giovanna Fullin
Università di Milano-Bicocca
giovanna.fullin@unimib.it

Anne-Iris Romens
Università di Milano-Bicocca
anneiris.romens@unimib.it


Call for papers


La remotizzazione del lavoro, che si è accelerata in seguito alla pandemia, ha ridefinito gli spazi di produzione e di riproduzione sociale, con esiti territoriali non scontati e ancora in evoluzione. Mentre alcuni territori si svuotano di funzioni produttive e abitanti, emerge una nuova geografia di territori attrattivi che include non solo le aree metropolitane più dinamiche
ma anche una serie di contesti meno centrali per i quali il lavoro da remoto rappresenta un’opportunità di sviluppo, popolamento o ri-popolamento e crescita economica. Inoltre, nei territori attrattivi, l’aumento dell’offerta di coworking e coliving e di locazioni turistiche – flessibili e attrezzate per il lavoro a distanza – sembra alimentare processi di gentrificazione. Sebbene gli studi sull’offerta di spazi di lavoro e soluzioni abitative pensate per favorire anche il lavoro a distanza stiano aumentando, le analisi delle trasformazioni del territorio e delle disuguaglianze socio-territoriali generate dalla remotizzazione sono ancora marginali. L’obiettivo della sessione è di colmare questo gap attraverso la raccolta di contributi su questi temi, tra cui:

  • Il lavoro da remoto tra opportunità di sviluppo locale, strategie di adattamento degli attori sociali e criticità;

  • Grandi aziende, territorio e politiche. Nuove strategie di gestione delle risorse umane, offerta e domanda di lavoro e il ruolo delle politiche locali;

  • Il lavoro da remoto e gli spazi di produzione e riproduzione, tra innovazione e mercificazione;

  • Il lavoro da remoto e i processi di neighbourhood change e/o di cambiamento del tessuto urbano/rurale dal punto di vista sociale ed economico;

  • Il lavoro da remoto e le disuguaglianze interne alle aree metropolitane e tra territori attrattivi e marginali;

  • Sviluppo economico, aree interne e de-spazializzazione dei processi lavorativi;

  • La remotizzazione e la rilocalizzazione del lavoro produttivo e riproduttivo, tra adattamento del welfare e dei servizi e rifamigliarizzazione della cura;

  • Il lavoro da remoto, le relazioni di genere, di classe e intergenerazionali;

  • Tecnologia, nuova geografia del lavoro, processi migratori (con particolare attenzione alla mobilità interna) e mercato immobiliare.

Sono benvenuti contributi sia in italiano che in inglese, basati su tecniche di analisi sia qualitative che quantitative e/o di taglio teorico. Per favorire la discussione si richiede di inviare una versione draft del paper e/o della presentazione entro l’8 gennaio 2024. Saranno particolarmente beneaccetti i contributi con taglio multidisciplinare.


Closer or further away? Remote wok and territorial transformations

Remote work, which has gained momentum in the wake of the pandemic, has redefined the spaces of production and social reproduction, with unforeseen territorial effects that are still unfolding. As some areas lose their productive functions and inhabitants, a new geography of attractive territories is emerging. This includes not only the most dynamic metropolitan areas but also several less central contexts for which remote work is an opportunity for development, population or repopulation and economic growth. The growth of coworking and coliving facilities as well as of tourist rentals equipped to work remotely seems to be fueling gentrification processes in attractive areas. Although there is a growing body of work on the supply of workspaces and housing solutions designed to facilitate remote work, there is still a paucity of analysis concerning the territorial transformations and socio-territorial inequalities generated by remote work. The session thus aims to fill this gap by collecting papers on the following topics:

  • Remote work between local development opportunities, social actors’ adaptation strategies and criticalities;

  • Large companies, territories and policies. New human resource management strategies, labour supply and demand, and the role of local policies;

  • Remote work and the spaces of production and reproduction, between innovation and commodification;

  • Remote work and urban/rural changes from a social and economic point of view;

  • Remote work and inequalities within metropolitan areas and between territories;

  • Economic development, inner areas and the de-spatialisation of work;

  • The remoteness and relocation of productive and reproductive work, between the adaptation of welfare and services and the re-familiarisation of care;

  • Remote work, gender, class and intergenerational relations;

  • Technology, the new geography of work, migration processes (with a focus on internal mobility) and property market.

Papers can be submitted both in Italian or English. They can be based on both qualitative and quantitative analytical techniques and/or have a theoretical focus. In order to facilitate discussion, please send a draft version of your paper and/or presentation by 8 January 2024. Papers with a multidisciplinary approach are particularly welcomed.

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